Pagina:L'ombra del passato.djvu/52

Da Wikisource.


III.

Tristi giorni cominciarono allora per Adone. Tutti credevano che Giovanni lo avesse nominato suo erede. Ma due settimane circa dopo la morte del gigante, Tognina disse di aver trovato, in mezzo ad altre carte, un testamento olografo, che risaliva a quindici anni prima, e nel quale il morto la nominava sua erede universale.

La gente commentò a lungo il fatto. E una voce maligna si sparse: che Pirloccia, d’accordo con Tognina, avesse fatto sparire l’ultimo, il vero testamento col quale Giovanni instituiva erede il nipotino.

Intanto Adone rimaneva presso la zia. Ella non s’era mai occupata di lui, come del resto non s’era mai occupata di alcuno.

Col marito s’erano poco amati, ma erano vissuti sempre in pace, forse appunto perchè la piccola donna non aveva mai pensato ad altro che alla sua casa, alla cucina, alla biancheria. Inoltre ella era sempre malaticcia; soffriva di reumatismi che la costringevano a stare lunghi mesi a letto; e anche quando stava bene faceva poco chiasso.