Pagina:La Cicceide legittima.djvu/143

Da Wikisource.
136


Il Medico di D. Ciccio ricusò curarlo per un Sacco di grano a cura finita.
Al Sig. Breni.

cclxviii.
B
Reni, sento, che il Medico, di cui

     Già si valea D. Ciccio, ha ricusato
     Di più curarlo, essendosi piccato
     4Per l’improprietà de’ modi suoi.
Poichè se ben ci vuole un mese, o dui,
     E forse più, per renderlo sanato,
     In un sacco di gran l’avea pregato
     8A volersi compor con esso lui.
E per disporlo a tale operazione
      Io del proprio vo dargliene altri cento
     11Oltre a la detta picciola porzione.
Nè ciò ti paja un mio scialacquamento,
     Perocchè per non perdere un C..,.
     14Ne pagherebbe ogn’un anche ducento



D. Ciccio infermo stimasi ammaliato.
Al Sig. Conte Ronchi.

cclxix.
C
Onte, al pover D. Ciccio io non so quale

     Dal destin si prepari alta sciagura,
     Mentre adesso il tormenta un nuovo male;
     4Che finor non si sa di qual natura.
E se ben dal giudicio universale
     De’ Medici ch’assiston a la cura,
     Stimasi effetto sopranaturale
     8D'una qualche malefica fattura,
Io però quanto a me considerato
      Il caso, gli accidenti, e le ragioni,
     11E ’l fatto meglio addentro esaminato,
Con pace de le dette opinioni.
     Nol credo dagli spiriti agitato,
     14Perche non hanno spirito i C....



Il