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100 eloisa battaglini


le più alte forme di bellezza, è tutto un’avvicendarsi di energie varie, complesse, ma tendenti ad uno scopo solo: l’ascensione umana. Ed è la coscienza della nostra utilità, anche nella proporzione più piccola da arrecare a questo meraviglioso sforzo che ci fa sentire il palpito superbo della nostra immortalità: ed è per la virtù di amore; che anima l’opera e la trasforma in ricchezza interiore, che oggi ogni umile contadino è diventato un’eroe; ogni fragile donna ha trovato in sè energie inaspettate; è per virtù di amore che la madre ha potuto assurgere alla più alta espressione della maternità: quella della rinunzia.

Fanciulle d’Italia, voi su cui passa la tempesta, voi siete le creature elette per condurre la donna alla meta del suo nuovo cammino, poiché voi non dimenticherete. Anche quando il sorriso vi rifiorirà sulle labbra; anche quando la gioia vi tornerà nel cuore, voi non dimenticherete l’ora tragica e sublime in cui in ogni essere dolorante avete visto un fratello, in cui avete sentito nell’anima ignara il richiamo imperioso della patria, in cui attraverso le mura della vostra casa, fatte come a miracolo trasparenti, voi avete spinto lo sguardo al di là e tutto un mondo vi si è rivelato di nuovi ideali, di nuovi doveri. È con ferma fede che io vi saluto, giovanette che siete la nostra speranza, e che vedrete l’alba dei giorni che noi non vedremo; è con ferma fede che vi saluto tutte, donne, sorelle, in quest’ora così grave di responsabilità in cui la virtù femminile deve ancor più affermarsi. Con forte cuore, con animo sereno guardate in faccia il vostro martirio e non tremate, come non trema il soldato dinanzi alla morte, perchè al suo sguardo brilla di luce purissima l’ideale di una più grande Italia.

Roma, 4 marzo 1918.