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il nuovo orientamento della donna ecc. 109


Signori, questa è la maggiore vittoria finora riportata da qualsiasi donna, e, per l’effetto indiscutibile derivatone nella elevazione della dignità e del prestigio femminile, la vedo strettissimamente collegata colla vittoria politica recentemente riportata. Senza personalità morale — personalità che va rispettata e difesa con lo stesso rigore di quella maschile — è impossibile che la donna riesca ad affermarsi in qualunque campo di azione pubblica.

Ne! 1895 fu approvato il cosidetto Summary Juri­sdiction Act, o legge di giudizio sommario, che dava facoltà ai magistrati di concedere la separazione legale ad una moglie maltrattata, senza indugi, e in termini abbastanza larghi — la legge sul divorzio è ancora quella del 1857, che non è concepita su una base di giustizia, in quanto (a distinzione dalla legge scozzese) non lo concede a termini uguali per i due sessi. Ma già prima della guerra era stata nominata una Commissione Reale per la riforma della legge inglese e i voti di questa commissione, divisi su qualche altro punto, furono unanimi nel chiedere almeno una base di completa parità per i due sessi.

E per non tirar troppo in lungo, Signori, devo contentarmi col dirvi che accanto a tutte queste leggi, che miglioravano ognuna la posizione della donna, è andato sempre congiunto un forte movimento per l’istruzione superiore, cominciato nel ’49 coll’aprirsi delle prime scuole femminili veramente serie, e nel ’71 colla fondazione dei primi collegi femminili, Girton e Newham, collegati all’Università di Cambridge, tanto che è anche da un mezzo secolo che, in numero sempre maggiore, le donne seguono gli studi universitari a parità di condizioni con gli uomini. Nelle industrie sono entrate a centinaia di migliaia, e negli uffici