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196 la natura

Contradizioni ridicole degli amanti. — Non doverci della donna formare un ideale. — La voluttà dell’amplesso è comune al maschio e alla femmina. — Della rassomiglianza dei figli a’ parenti. — Della sterilità. — Importanza delle simpatie.


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l’impervj lochi di Pïera io corro
E in terreno senz’orme i passi stampo.
3Amo accostarmi e attingere ad intatte
Fonti, amo coglier fiori unqua non visti,
Ed insigne al mio crin tesser corona,
6Di cui le Muse non velaron mai
Dinanzi al tempo mio tempia mortale:
Prima, perchè di eccelse cose io canto,
9E da’ ceppi tenaci de la Fede
L’anime umane a liberar m’ingegno;
Poscia, perchè d’un argomento oscuro
12Traggo lucidi carmi, e del suave
De le Muse lepor tutti li aspergo.
Nè ciò senza ragion; ma come allora
15Che ad infermo fanciullo il medicante
Porger si studia amari assenzj, asperge
Di dolce e biondo miel gli orli del vase,
18Perchè adescato sia fino a le labbra
L’imprevidente fanciulletto, e intanto
Trangugi de l’assenzio il succo amaro,
21Non perchè per tal via cada in inganno,
Ma più tosto perchè viva e risani;