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204 la natura

207Giù vibrar molti raggi, onde sien tutte
Piene le cose di continua luce,
Necessario è così, che numerose
210Immagini in tal guisa, ad un sol punto
Vadan via da le cose in ogni dove,
Per ogni verso, quando, pur lo specchio
213Volgendo a qual sia parte, ognor vediamo
Che ne la forma e nel color risponde
La fida effigie a lo specchiato oggetto.
     216[Tanto in oltre del ciel la limpidissima
Serenità per nubi atre conturbasi
Rapidamente, che pensar potresti
219Che le tenebre tutte, abbandonando
Le sedi d’Acheronte, empian d’un tratto
Tutte quante del ciel l’ampie caverne.
222Tante insiem con la notte atra de’ nembi
Sorgono e sopra a noi pendon da l’alto
Di squallide paure orridi aspetti;
225Di cui nessun può dir quanto sia piccola
Parte l’immago, e la ragione esprimerne.]
     Or come ratto i simulacri volino,
228E quanto agili sieno in fender l’aure,
Sì che un gran tratto in breve ora divorino,
[M.]Dove che tendan mai con vario moto,
231Con suavi aprirò più che con molti
Carmi, poi che del cigno il breve canto
Più grato è del clamor ch’alzan le grue