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la capanna dello zio tom


Il mercante era giunto a quel segno di cristiana e politica perfezione, che fu testè raccomandata da alcuni predicatori e politici del Nord; perfezione per cui ti senti superiore ad ogni avversa debolezza, ad ogni pregiudizio. E il cuore di Haley, o signore, era quale potrebbe essere il vostro ed il mio, se fosse stato acconciamente educato. Lo sguardo di ambascia, di cupa disperazione, che la donna gettò su di lui, avrebbe potuto gettare lo scompiglio in qualunque altro che fosse men pratico; ma egli era avvezzo a queste scene. Avea veduto le cento volte quello stesso sguardo.

E tu pure, lettor benevolo, ti avvezzeresti; il grande scopo dei nostri odierni politici e di avvezzarvi tutte quante le popolazioni del Nord, per la gloria dell’Unione. Laonde il nostro mercante non vide nell’angoscia mortale che contraeva i lineamenti di quel volto, nel tremito convulsivo di quelle mani, in quell’anelito soffocato, che li inevitabili incidenti del commercio; temea solamente che facesse, co’ suoi strepiti, un tumulto a bordo; perchè Haley, come altri sostenitori delle nostre particolari istituzioni, detestava ogni rumore.

Ma la donna taceva; il colpo le avea traversato troppo profondamente il cuore, perchè ella avesse forza di gridare e di piangere.

Siedette quasi trasognata; le deboli mani le caddero senza vita, lungo il fianco; i suoi occhi guardavan fissi, ma non vedean nulla. Le voci dei viaggiatori, il muggir della macchina producevano un sordo, confuso frastuono nel suo orecchio; e quel povero cuore spezzato non trovava un grido, non una lacrima per esprimere la profonda sua miseria. Ella era tranquìllissima!

Il mercante, il quale, pesando ben i proprii vantaggi, era umano, per lo meno quanto alcuni nostri politici, si credè in obbligo di porgerle tutti quei conforti che lo stato delle cose comportava.

— «So che questa perdita, sulle prime, è ben crudele, Lucia — cominciò a dirle; — ma siete una giovane discreta, e sapete che bisogna farsi cuore. Quanto avvenne, era pur troppo necessario, ed è senza rimedio!»

— «Ah, tacete, padrone!» disse la donna con voce di persona che affoga.

— «Voi siete una giovane ragionevole, Lucia; — persisteva a dirle. — Ho buone intenzioni a vostro riguardo, e voglio collocarvi bene là giù; troverete un altro marito; un bel giovane, come siete voi...»

— «Oh padrone, se aveste solamente la bontà di tacere!» disse la donna con voce di angoscia così profonda, così straziante, che il mercante si accorse non esservi a far nulla per il momento; si levò in piedi per allontanarsi; e la donna, voltogli il tergo, nascose la faccia nel suo mantello.