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la capanna dello zio tom


— «No, egli non ne fa parola: non mi parla di nulla, Cloe. Accenna soltanto, che mi racconterà tutto quanto sia giunto a casa.»

— «Me l’immaginava! Il signor Giorgio è sempre lo stesso: più disposto a parlare, che a scrivere. E veramente io non so capire, come mai i bianchi possono scrivere così a dilungo. Ci si dura tanta fatica a scrivere!»

La signora Shelby sorrise.

— «Io penso che mio marito non riconoscerà più i suoi figliuoli e la sua fanciulletta. Polly si è fatta così leggiadra! Si è sviluppata così bene! Essa è in casa, e sorveglia la cottura d’una focaccia di maiz. È apprestata secondo il gusto del mio povero marito, e sul modello di quella che gli preparai il dì ch’egli partiva. Mio Dio! quanto io era dolente quel giorno!»

A siffatta allusione la signora Shelby diè in un sospiro, e si sentì stringere il cuore. Ella era inquieta dacchè aveva ricevuto la lettera del figlio, il cui silenzio le pareva un sinistro presagio.

— «Ha ella i biglietti la signora?» chiese ansiosamente la Cloe.

— «Sì, Cloe.»

— «Ho caro di mostrare a mio marito i biglietti stessi che mi diede il signor Jones. — Cloe, mi diss’egli, vorrei che ti potessi trattener qui più a lungo. — Grazie. padrone, io risposi: ma il mio vecchio marito sarà di ritorno fra poco, e la signora non può star più oltre senza di me. — Furono queste le mie precise parole. Era veramente un’ottima persona quel signor Jones.»

Cloe avea chiesto pertinacemente che fossero conservati, per mostrarli a suo marito come testimonianza de’ suoi talenti, i biglietti di banca che le erano stati dati a saldo del suo salario. Maria Shelby avea compiaciuto di buon grado a cotesto desiderio.

— «Il mio buon vecchio non riconoscerà più Polly! Sono già cinque anni che me la tolsero! Ella era una bambina allora; faceva i primi passi appena! Vi ricordate voi con quanto timore ei vegliava ch’ella non cadesse?»

In quell’istante s’udì il fragore d’una carrozza che s’avvicinava.

— «Il signor Giorgio!» — gridò la Cloe, e trasse rapidamente alla finestra.

La signora Shelby corse all’uscio da via, e si gittò fra le braccia del figlio. La madre Cloe guardava attentamente, come colui che ricerca fra le tenebre alcuno.

Giorgio se le fece incontro, e le strinse affettuosamente la mano.

— «Oh povera Cloe! — gridò egli — io avrei dato volentieri tutta la mia fortuna a patto di potervelo ricondurre; ma egli è partito per un mondo migliore!»