Pagina:La crisi dell infanzia e la delinquenza dei minorenni.djvu/23

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più che come ministro di grazia e giustizia, come uomo cli scienza: volle cioè che il problema fosse studiato, non solo nei suoi aspetti giudiziari e penitenziari, ma in tutta la complessità dei suoi rapporti sociali; e nel novembre 1909 nominò per decreto reale una Commissione di quindici membri alla quale era affidato appunto l’incarico, non solo di elaborare le necessarie riforme legislative per porre argine alla delinquenza dei minorenni, ma di ricercare ed esaminare anche le cause del fenomeno per aggiungere al rimedio sempre tardo e spesso sterile della repressione, il rimedio più pronto e più fecondo della prevenzione.

Le crisi ministeriali che si sono succedute non hanno mutato, e non potevano mutare, gli intendimenti del Governo su questo problema che è per fortuna al di fuori e al di sopra della politica. E Vittorio Scialoja e Cesare Fani sono stati lieti di assicurare la Commissione che il loro pensiero è identico a quello del loro predecessore.

Grave e vastissimo è il compito che si para dinanzi a chi debba, dalla constatazione della malattia, salire al difficile consiglio della cura. Poiché non si tratta unicamente di proporre come debba essere trattato il fanciullo delinquente affinchè egli non ricada nel delitto,