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onferenziera improvvisata dalla cortesia indulgente del Conte De Gubernatis, vi dirò subito che trovo abbia il conferenziere sullo scrittore due vantaggi: quello del Verba volant, di cui mi piace prevedere i benefici frutti, e l'altro di poter trattare d'un soggetto con apprezzamenti affatto personali. E subito, se mi permettete un apprezzamento sui temi delle conferenze e sul tema mio, seguitemi col pensiero. Mi piace imaginare questa sala convertita in pinacoteca. È una pinacoteca che contiene i ritratti delle più illustri donne italiane. Li a destra vedete, è scritto Poetesse d'Italia, e li Scienziate, e li Artiste, e li Donne benefiche, e li Patriotte, e li Educatrici. La sala è vuota quando da quell'uscio s'avanza, piena di venerazione, una signora tedesca. Fissa in un pensiero corre alla parete destinata alle patriotte. Guarda, riguarda, smania. Chi cerca mai? Ha letto nel libro dell'autrice delle Memorie d'un'idealista[1] quel tratto patriottico di Laura Solera Mantegazza e vuol trovarla tra le figure di donne più care alla patria. Ma Laura Solera Mantegazza dedicò tutta la fortuna di famiglia agli asili bambinieri di Milano e dall'altra parete ove le donne benefiche son poste, sorride alla touriste che del resto è già via brontolando, mentre dolcemente si avanza cogli occhi pieni d'amore
- ↑ Stimmungabilder aus dem Vermächtniss einer alten Frau.