Pagina:La donna italiana descritta de scrittrici italiane, 1890.djvu/351

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Il E le donne possano e debbano studiare — quali studi debbano preferire’ e perché Il mio tema non è nuovo, non lo è nella sostanza, Il non lo sarà nella forma. Tra uomini e donne infatti, chierici e laici, nazionali e stranieri, gente di ieri o dì qualche secolo addietro, con o senza successo, prò o contro, l’hanno trattata in mille questa questione e in lungo e in lai^o e a fondo, onde a me, che vengo ultima fra tanto senno, non resta più, a questo proposito, che richiamare alla vostra memoria dei fatti e farli osservare, che farvi riflettere, farvi discutere e constatare, e, così ci riuscissi! a commovervi in prò di questa etema questione femminile, la quale, a sua volta, non nippresenterebbe che una delle tante facce della questione sociale, alla cui corretta soluzione devono naturalmente prendere parte le classi colte, se é vero che il retto scioglimento suo concorre ad aumentare il benessere morale del paese a cui esse d’ordinario presiedono. Ed anzitutto dirò della questione femminile sotto l’aspetto dell’istruzione. La barbarie o la civiltà di un popolo sono sempre state ìn rapporto diretto colla condizione che ìn esso venne fatta alla donna, M^lie, madre o amica, essa esercitò sempre un grande prestigio sull’uomo, il quale non fu mai altro dì ciò, che questa sua serva o signora volle e gli permise che fosse. L’umanità vide secoli grandi e gloriosi scorrere veloci dinanzi a lei senza aver potuto fare della