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L’effetto Zeeman 197

una semplice linea viene sdoppiata in due se si osserva in direzione del campo, mentre la stessa linea ne dà tre se osservata in direzione normale al campo. Le due linee nuove sono da una parte e dall’altra della linea primitiva, e ad egual distanza; parallelamente al campo la linea primitiva è scomparsa e si vedono solo le due laterali, mentre in direzione normale si vede la linea primitiva nel mezzo e le altre due simmetricamente a quella. Quando lo sdoppiamento è più complesso, è sempre un numero eguale di linee che compariscono da una parte e dall’altra della linea primitiva e sempre disposte simmetricamente.

Fig. 9. Le tre linee che si vedono nella direzione OP sono polarizzare rettilinearmente; il piano di polarizzazione della linea centrale è perpendicolare a quelle delle due linee laterali. Le due linee che si vedono secondo OQ sono invece polarizzare circolarmente e in senso opposto, cioè se il senso di vibrazione di una è destrorso, ossia nel senso stesso in cui si muovono le lancette dell’orologio, quello dell’altra è sinistrorso, ossia nel senso inverso a quello dell’orologio.

Questo è il fenomeno che è noto sotto il nome di effetto Zeeman. La spiegazione di esso fu data per il primo dal Lorentz, e si può esporre in modo elementare1.

Bisogna intanto supporre che il sistema emettente sia un corpo elettrizzato, altrimenti non subirebbe l’effetto del campo.

Questo corpuscolo elettrizzato ha una posizione di equilibrio, e quando ne sia stato allontanato per effetto di una

  1. H. A. LorentzThe Theory of Electrons, Leipzig, 1909, cap. III. Confronta anche J. J. Thomson, — The corp. Theory of the Matter, Cambridge 1907, cap. II.