Pagina:La guerra nelle montagne.djvu/7

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scano loro accessibili. Esse son troppo piene dei loro genii diabolici locali. Le pianure intorno ad Udine sono migliori — fertili distese lussureggianti di messi; — là i campi di grano e di avena appaiono intramezzati da vigneti ben allineati, ogni vite dei quali sembra protendere le radici e i pampini, quasi a salutare la primavera; là ogni campo è recinto da siepi di vecchi gelsi scoronati per la cultura del baco; ed ogni strada è fiancheggiata da lucidi canali di acqua, che susurrano dolcemente sotto l’ardenza del sole.

Di quando in quando, sulla strada, si trovava un monticello di pietrisco, intorno al quale era un canale d’acqua. Ad ogni centinaio di metri, circa, un vecchio ed un ragazzo lavorano insieme, l’uno con una lunga pala, l’altro con un recipiente di zinco, fisso alla punta d’una pertica. Nel momento stesso che si riscontrava il più piccol danno sulla superficie della strada, il vecchio riempiva le buche con una palata di pietrisco, che il giovane innaffiava d’acqua, ed il punto riparato si rinsaldava subito sotto la pressione dei veicoli, precisamente come avviene di una riparazione alla camera d’aria di un’automobile. Sulla strada il movimento dei veicoli, paragonato a quello del nostro fronte, era poco frequente, ma essi procedevano molto velocemente. Le strade, perfettamente costruite e mantenute, sono strade ideali per il movimento delle automobili. Quando non sono in salita, il motore non si sforza neppure sotto i carichi pesanti. Gli auto-carri scorrono