Pagina:La lettera di G. Boccaccio al Priore di S. Apostolo.pdf/21

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Pag. 17. « Ed attorniato (il gran siniscalco) da una brigata di gentili uomini entrò nella mia cameretta, ogni abito della quale con uno agevole volgere d’occhio poteva ciascuno vedere: niuno ripostiglio era in quella, ogni cosa era in aperto.» Qui vuol dire il Boccaccio, che non essendo nella sua cameretta verun ripostiglio, poteva il gran siniscalco d’un solo sguardo vederne tutte le parti. Parmi dunque che non abito, ma sì debba scriversi alla latina adito, cioè la parte più riposta: comechè di questa significazione della voce adito non abbiasi esempio nel vocabolario della crusca.

Ivi. « Volesse Dio che almeno una delle lagrime da Cesare concedute al morto Pompeo avesse date: poichè esso vedeva quello ch’e’ desiderava: forse che arei io creduto, per pietà della indegna trattagione, essere suta conceduta, e più lungamente m’arebbe potuto schernire.» Scrivasi, se non erro, così: Volesse Dio che almeno una delle lagrime da Cesare concedute al morto Pompeo avesse date, poiché esso (Cesare) vedeva quello ch’e’ desiderava! Forse che arei io creduto, per pietà della indegna trattagione essere suta conceduta, e più lungamente m’arebbe potuto schernire.

Pag. 18. « E perchè di tuo officio era, non guattero, non fanticello alcuno vi rimase, che tu, apparecchiate le bestie (perchè il mare era tempestoso), non facessi molte sue cose portare » Parmi che debba dirsi: a chi tu, apparecchiate le bestie ec., non facessi molte sue cose portare.

Ivi. « A che dico io molte cose? tutte le masserizie furono portate via, infino ad uno sedile di