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AL LETTORE
Stuart Mill ha lasciato detto, con molta ragione, che ogni definizione deve essere provvisoria e progressiva. Così provvisorio e progressivo, a maggior ragione, deve essere un vocabolario che tratta di una scienza come la Numismatica, che continuamente si arricchisce per nuovi studi, indagini e scoperte; non definitivo perciò è questo lavoro che ora viene pubblicato e cui faranno seguito altri supplementi. Questo vocabolario lo si è chiamato generale perchè tratta della Moneta di tutti i tempi e di tutti i paesi, considerata sotto innumerevoli rapporti, geografico, storico, metrologico, aneddotico, economico, etimologico, artistico, ecc. Ma come i dizionari e i vocabolari di tutte le nazioni assegnano la parte più ampia al proprio paese, così questo si diffonde maggiormente ad illustrare le monete che concernono l’Italia.
In aiuto alla parte metrologica, che dà forse il maggior interesse al lavoro, l’autore ha dovuto inserire nel vocabolario anche le voci che si riferiscono ai pesi antichi e moderni, non che tante altre che servono per facilitare le cognizioni numismatiche necessarie allo studio generale della Moneta.
Si troveranno in questo lavoro, come in tutte le opere umane, mancanze ed imperfezioni, ma il benevolo lettore vorrà comprendere come ad un’opera di questa natura sia difficile porre la parola fine, dare per sicure tutte le notizie e legittimare le varie opinioni, che è stato necessario raccogliere in moltissimi lavori antichi e moderni. Ha creduto quindi l’autore doveroso additare, quasi sempre, la fonte donde ricavò le notizie e riportare il maggior numero di documenti possibile. L’estensione del campo di studio che egli ha dovuto percorrere, deve fargli perdonare gli errori nei quali può essere caduto. Egli tiene molto a far osservare il grande contrasto fra la propria modesta capacità e la vastità del compito assunto. Analizzare, classificare e coordinare i risultati attinti a fonti così differenti e numerose, sembrerebbe ardua impresa anche ad uno scrittore più abile di quanto l’autore può sperare di essere. Malgrado le deficienze inevitabili, egli si augura di aver con questo vocabolario facilitato e popolarizzato lo studio della Numismatica, di questo grande ramo dell’archeologia, che, mentre ha per scopo di spiegare ed illustrare le monete e le medaglie nei loro più svariati rapporti con l’arte, la storia e l’economia finanziaria, ci fornisce le maggiori notizie ed i più minuti dettagli sopra lo stato politico e religioso delle città e dei popoli, sulla geografia e storia di molte contrade di cui la tradizione scritta spesse volte non ci ha fatto conoscere che il nome. La Moneta, considerata come monumento storico, non ha soluzione di continuità e dal giorno in cui fu inventata ci somministra passo per passo, giorno per giorno, gli elementi per la storia, l’arte e la religione dei popoli, il loro aspetto politico, le divisioni territoriali e tutto quanto infine concerne la vita delle nazioni e questo per un periodo che rimonta a circa 27 secoli.
L’autore conta sulla benevolenza di coloro cui egli avrà potuto evitare con le sue ricerche il disturbo di consultare tanti e disparati lavori, risparmiando loro tempo e fatiche e chiude queste premesse con i versi dello Scaligero, il quale avrebbe preferito al lavoro di una compilazione quello delle galere:
Si quem dura manet sententia, judicis, olim |
Roma, 25 Decembre 1914.