Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/117

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fiutato. Ciò accadde 560 anni prima dell’e. v. Pitistrato aveva destrezza nel maneggio dei pubblici affari, moderazione, virtù domestiche, e gli Ateniesi lo avrebbero adorato se si fosse potuto cancellare l’immagine della libertà.

IV. Navigò per l’Egitto ec. ecc. — In Egitto soggiornò presso Canopo, all’imboccatura del Nilo, e quivi conversò con que’ sacerdoti, i quali gli narrarono una meravigliosa istoria sull’isola Atlantide, che parvegli bel soggetto di poema.

Venne da Creso. — Tutti sanno il famoso colloquio avuto con quel re; ma v’ha chi pone in forse il viaggio di Lidia.

VII. Chi non alimenta i genitori sia infame. — Un’altra legge avea fatta per la quale dichiarava: non essere il figliuolo obbligato ad alimentare il padre se questi insegnato non gli abbia una qualche arte.

Interdisse la bigoncia a bagascioni. — Certo a chi prostituivasi per mercede. — „Che Solone poi forte non fosse contro i bei giovani e che resistere non sapesse ed amore arditamente come lottator valoroso quando viene alle mani, può ricavarsi e dalle sue stesse poesie (alcune delle quali si dissero licenziose), e da quella sua legge, la quale proibiva a chi servo fosse di ungersi e di amar fanciulli, annoverando un sì fatto amore fra le applicazioni più belle e più decorose, ed esortando in un certo modo a queste cose coloro che degni ne erano, nel tempo medesimo che le vietava a quelli che ne erano indegni.“ — Plutarco.

IX. Meglio Solone illustrò Omero di Pisistrato. — Pisistrato ordinò i libri di Omero e ne diede una compita edizione: Solone, osserva l’Aldobrandino, fece più comandando che regolarmente si recitassero in pubblico — Vedi una nota del Menagio. — Rossi lo ha per un passo intruso.

Vecchia e nuova luna. — „Osservando Solone la disuguaglianza de’ mesi e il moto della luna, che non si accorda interamente nè col nascere nè col tramontare del