Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/119

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chiari nè per l’una nè per l’altra parte, volendo che in riguardo agli affari pubblici non se ne stesse alcuno con indolenza ed insensibilità per aver posto ili sicuro le cose sue proprie, nè si gloriasse dì non essere quindi a parte nè dell’afflizione nè della malattia della patria, e fuor d’ogni rischio aspettando che vinca l’una o l’altra fazione.“ — Plutarco. — A similitudine di quegli angeli

     — che non furon ribelli
     Nè fur fedeli a Dio, ma per sè foro.

che il divino Alighieri pose tra i perduti che l’inferno rifiuta! Guai se questo peccato avesse gastigo a di nostri! — Del resto il Meursio lo tiene che sia un errore di memoria. Vedi una nota del Menagio.

XIV. È noto aver egli scrittoelegiegiambi ed epodi — ed anche un poema, l’Atlantide. — Di Solone ci rimangono molti frammenti poetici, tutti ripieni di morale sapienza, ed in particolare delie sue elegie che dir potrebbonsi elegie politiche. — Solonis Athen. carminum quæ supersunt, præmissa commentatione de Solone poetaDispos. atq. annotat. instruxit W. Bachius Bonn, Weber, 1825 , in 8.°.

XV. Fiorì intorno alla quarantesimasesta olimpiade ec. ecc. — Era nato l’a. 629, circa, avanti l’e. v. e morì, dicesi, in Cipri alla corte di Filociro l’a. 559. — „Della filosofia morale attese principalmente a quella parte che risguarda la politica, come faceano moltissimi de’ sapienti d’allora. Ma nelle cose fisiche egli era molto semplice ed imperito.“ — Plutarco. — Alcune sue leggi furono censurate, e lo stesso Plutarco dice che vi sono molti assurdi in quelle che riguardano le donne, Io non ho fatto, così Solone, le migliori leggi che si potesse, ma buone tanto quanto gli Ateniesi comportar le sapessero.