Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/166

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eschine. 135

zio ha in concetto di veri que’ di Platone, di Senofonte, di Antistene, di Eschine; dubita di que’ di Fedone e di Euclide, leva di mezzo tutti gli altri.

IX. Furono otto Eschini. — Primo, quest’esso; secondo, quello che scrisse Le arti rettoriche; terzo, l’oratore, l’emulo di Demostene; quarto, l’arcade, discepolo d’Isocrate; quinto, il mitileneo, che fu chiamato Flagello degli oratori; sesto il neapolitano, filosofo accademico, discepolo e mignone di Melanzio rodio; settimo, il Milesio, scrittore politico; ottavo, lo statuario.