Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/28

Da Wikisource.
10 proemio.

lettica Clitomaco cartaginese: la Peripatetica Aristotile stagirita; la Stoica Zenone cittieo; l’Epicurea Epicuro dal quale fu nomata. Ma Ippoboto nel suo libro sulle Sette dice che nove erano le sette e fa istituzioni. Prima la Megarica, seconda l’Eretrica, terza la Cirenaica, quarta l’Epicurea, quinta l’Anuiceria, sesta la Teodoria, settima la Zenonia e la Stoica, ottava l’Accademica vecchia, nona la Peripatetica. Non la Cinica, non l’Eliaca, non la Dialettica. Dai più non si ammette, per la sua oscurità, la Pirronica; altri affermano per alcun che parer loro esser setta, per alcuno no. Poichè dicono, se chiamiamo setta quella che alcune opinioni intorno ai fenomeni o segue o sembra seguire, a buon diritto la Scettica può essere appellata setta; se poi per setta intendiamo una tendenza a dogmi, che abbiano fra loro un collegamento, non potrassi denominar setta, poichè non ha dogmi. Questi furono i principii e fa successioni; queste fa parti e fa sette della filosofia.

XIV. Più, da non molto, anche l’Eclettica; una setta introdotta da Potamone alessandrino, trascelto ciò che gli piaceva da ciascuna setta. Parvegli, siccome afferma nelle sue Istituzioni, due essere i criteri! della verità: l’uno da cui nasce il giudizio, ed è il principale, l’altro per mezzo del quale egli nasce, cioè un’ esattissima rappresentazione dell’obietto: principio d’ogni