Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/436

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396 capo iv, licone

ne e Teone ed Eufranore ed Ermia. — Lascio libero, dopo due anni Agatone;e, dopo due anni anche i lettighieri Ofelione e Posidonio. — A Demetrio, a Critone ed a Siro do un letto per ciascheduno e le coperte che a Licone parranno convenienti tra le cose rimaste. — Ciò sia di coloro che mostreranno di aver fatto puntualmente quello che a ciascuno verrà comandato. — Quanto alla sepoltura se piacesse a Licone seppellirmi qui o a casa, così si faccia: poichè sono persuaso ch’egli non vede meno di me quello ch’è decoroso. — Tutte queste cose acconciate sia rata la donazione di quanto sin qui. — Testimoni, Callino ermioneo, Aristone chio, Eufronio peaniese.“ — Ma egli facea tutto con tale prudenza in riguardo e alla disciplina e ad ogni maniera di studi, che, in certo qual modo, per le cose del testamento, si contenne parimente con molta economia ed accuratezza; tanto che e’ fu imitabile anche in quelle.