Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/447

Da Wikisource.

ANNOTAZIONI




LIBRO QUINTO




CAPO I.


Aristotele.


Dell’autenticità del nostro ritratto si convinse il Visconti,ne’ diversi paragoni, dagli occhi piccoli, dalle guance crespe, dalla magrezza della persona, non che dai capelli corti, ma non negletti, che osservò in tutti gli altri.

I. Nicomaco di Macaone figlio di Esculapio. — La medicina era una professione ereditaria nella famiglia degli Asclepiadi, i quali da lungo tempo e quasi per tradizione la coltivavano colle scienze naturali, di cui è fama aver lasciato Nicomaco alcune opere. Pretendono alcuni che Aristotele, sciupate in gioventù le proprie sostanza, facesse lo speziale in Atene. Ma forse non si professò che la medicina, vendendo i rimedii all’uso dei medici antichi, ed anche dei moderni che quell’arte esercitano in oriente. I suoi nemici, per altro, non mancarono di appellarlo, per derisione, lo speziale.