Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/457

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annotazioni 417

ex qua aliquid fit; la causa formale, per quam, la causa efficiente, a qua; la causa finale, propter quam. Degli elementi se n’ha due di primordiali, la terra, ch’è pesante, e il fuoco, ch’è leggiero. Essi sono uniti col mezzo di due altri elementi, l’aria e l’acqua che sono analoghi fra loro, e partecipano in pari tempo l’una alla natura della terra, l’altra alla natura del fuoco. Quest’idea si trova nella filosofia di Platone ed in quella di Kanada. I tre principii, le quattro cause, i quattro elementi, combinati colle leggi del movimento, sono le sorgenti della fisica generale di Aristotele ». — De Salinis ec.

Logico. — Aristotele ha cercato, al dire di molti, un mezzo tra l’idealismo e il sensismo; tra Platone e la scuola di Elea; ma non è chiaro in che consistesse. „V’hanno nello spirito umano due parti, le forme logiche e gli elementi forniti dalla sensazione. In virtù delle forme che la costituiscono essenzialmente, la ragione produce delle affermazioni che imprimono al variabile e all’industriale il carattere della necessità e dell’universalità logica, che si risolve nel principio di contradizione, in conseguenza del quale la stessa cosa non può essere e non essere nello stesso tempo. Ma queste forme della ragione e le affermazioni che da esse procedono hanno mestieri di una materia cui applicarsi: questa materia è la sensazione; ed è fornita dall’esperienza. Aristotele ammette con Platone che la conoscenza rinchiude un elemento radicalmente distinto dalla sensazione. Ammette con Epicuro, che senza la sensazione nessuna conoscenza potrebbe esistere. Si distingue da Platone, perchè nella costui dottrina le idee, sorgente delle affermazioni assolute, che non si risolvono in verità puramente logiche, sono realtà eterne, indipendenti dalla ragione, ad essa estrinseche, e soltanto ad essa manifestate. Si separa