Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1842, I.djvu/76

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biante. 49

poco tempo e, molto; e così amare come se fossimo per odiare, molti essendo i malvagi — Ed era solito dare questi consigli: Pon mano lentamente alle cose da farsi; nelle intraprese serbati fortemente costanteNon parlare in fretta, che dimostra stoltezzaAma la prudenzaCirca i numi, dì che sonoNon lodare l’uomo indegno in grazia delle ricchezzeTogli persuadendo, non colla violenzaSe fai qualche cosa di buono riferiscilo agli DeiDalla giovinezza alla vecchiaia prendi per viatico la sapienza, ch’è il più stabile degli altri beni.

VI. Fa menzione di Biante, siccome abbiam veduto, anche Ipponatte; il difficultoso Eraclito il commendò in particolare scrivendo: In Priene nacque Biante il figlio di Teutamo, del quale si fa più conto che non degli altri; e i Prienei gli dedicarono un pezzo di terreno cui nomarono Teutamio — Disse il motto: i piu’ sono cattivi.