Pagina:Laerzio - Vite dei filosofi, 1845, II.djvu/75

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annotazioni 63

dubbio it filosofo di Sinope, e, come si esprime Giovenale, il Cinico ignudo. — Il cane non è qui solamente il simbolo della sua setta, ma l’emblema particolare di Diogene, sul cui sepolcro fu posto nn cane di marmo pario. La lunga e folta barba che par quasi una capellatura, barba comans, fu già notata da un antico scrittore qual distintivo delle immagini di Diogene. Merita di esserne attentamente osservato il profilo:, il quale sembra esprimere in chiaro modo l’acutezza e la causticità dei filosofo cinico.“ — Visconti.

I. Di aver falsato moneta. — [testo greco] significa in pari tempo monetausolegge, ec„ onde l’ambiguo responso dell’oracolo che gli assentì di falsare la moneta intendendo il costume, le consuetudini, le leggi, ec.

III. Prese per casa la botte ch’è nel Metroo. — „Alcuni eruditi tedeschi disputarono a lungo intorno alla dimora che fece Diogene nella botte: ma ciò che pare fuor di contesa si è che Diogene si riparava effettivamente qualche volta nella gran botte d’argilla (dolium) che stava entrò il Metroo, ossia tempio della Madre degli dei, presso il Ceramico, che noi diremmo les Tuilleries d’Atene. Questa maniera di ricorrersi non era ignota agli Ateniesi. Aristofane, più antico di Diogene, fa cenno dei poveri contadini dell’Attica costretti dalla guerra a rifuggirsi in gran numero nella città, ed a cercare un asilo nelle botti. (Equites., v. 792). Quanto a Diogene molte antiche gemme e alcuni bassi rilievi lo rappresentano nel dolio. Il più celebre monumento di questo genere è a Roma nella villa Albani.“ — Visconti.

VI. Se corressi il Dolicon. — Spazio di dodici, o ventiquattro stadj, ove si correva. Da [testo greco] lungo.

Steso il dito medio, eccovi, ec. — Era gran segno di contumelia e disprezzo. Digitum porrigito medium. — Marziale.