Pagina:Latini - Il Tesoro, 1, 1878.djvu/304

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Per l’assioma cronologico suddetto è da supporre nel congiungimento di questi cinque periodi che tre anni fossero potuti contare due volte, onde son da troncare, e ridurre il numero 4603 al numero 4600. Ma ancora abbiam quattromille, e non il cinquemille del testo (5500).

Sarebbe da sospettare che l’epoca 4600 fosse scritta alla romana, com’è nei codici antichi così IVm VIc; e che l’asta verticale del ivm e del vim dai copiatori fosse ommessa, e recata la cifra IVm Vc a Vm Vc

Certo è che nella cifra ivm vic abbiamo la cifra vera totale del testo, che corrisponde alla somma delle cifre parziali che porge il testo corretto nelle singole età del mondo. Certo è che la totale 5500 non corrisponde in nessuna più strana ipotesi alla somma delle cifre parziali, anzi è a gran pezza lontana dal poter corrispondervi.

Certo è che di queste ommissioni dell’asta verticale nei copiatori ne abbiamo a iosa; per es. nella quinta età lo stampato ha cinquecento, che seicento era certo nell’autore, ed il vic fu scemato dell’asta e recato a vc. Ed in queste cifre numeriche è da badare al contesto, e sotto i freni dell’arte numerica recare al vero le cifre spropositate dei goffi copisti.