Pagina:Le Rime di Cino da Pistoia.djvu/304

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GIOVANNI BOCCACCI

     E s’tu ’l vedevi, come t’occuparo
I falsi occhi di questa che non t’ama
11E la qual tu con tanta fede segui?
     Déstati omai, e fuggi il lito avaro;
Fuggi colei che la tua morte brama.
14Che fai? che pensi? che non ti dilegui? —




XIV


     Non so qual io mi voglia,
O viver o morir, per minor doglia.
     Morir vorrei, che ’l viver m’è gravoso
4Veggendomi per altri esser lasciato;
E morir non vorrei, che trapassato
Più non vedrei il bel viso amoroso;
Per cui piango, invidioso
8Di chi l’ha fatto suo e me ne spoglia.




XV


     Io non ardisco di levar più gli occhi
In verso donna alcuna,
Qual’or io penso quel che m’ha fatt’una.
4     Nessun amante mai con puro core
O con fermo valore
Donna servì, com’io servìa costei:
E quand’io più fedel al suo volere
8Credea merito avere,
Giovane novo fe signor di lei:
Ond’io bassando gli occhi dico — Omei!
Non vo’ mirar nessuna,
12Chè forse come questa inganna ognuna. —




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