Pagina:Le antichita Romane (Piranesi)-1.pdf/20

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59. Mura e Porta di Santo Spirito fabbricate da Pio IV, e rese inutili dal predetto recinto.

60. Porzione delle mura di S. Leone IV fabbricate alla saracinesca, cioè a' piccoli corsi di tufi, nell' anno 849.

61. Altra porzione delle stesse mura rese inutili, come abbiam detto al num. 59.

62. Le rimanenti sono del tutto moderne, fabbricate da' Sommi Pontefici successori del detto S. Leone.

63. Fortificazioni dell' odierno Castel S. Angiolo.

Terminato il giro esterno delle mura, entreremo per la Porta del Popolo a ricercar gli antichi monumenti, che sono fra di esse e la circonferenza dei punii contrassegnata colla lett. A, e dinotante il più antico recinto delle Mura Urbane.

64. Avanzo di un Sepolcro della famiglia d'Augusto, ove inoggi è il giardino Cenci.

65. Avanzo di un' altro Sepolcro della stessa famiglia nell' odierno orto Nari, contiguo al giardino predetto.

66. Avanzi de' celebri orti Luciliani, i quali restano inoggi nel palazzo Mignanelli. Questi orti si estendevano sopra il colle degli Ortuli per il tratto delineato nell accennata Tavola degli Acquedotti, al num. 29.

67. Avanzo del Mausoleo d'Augusto, riferito sotto gli antecedenti num. 46, 47 e 48. I di lui muri sono reticolati e riempiuti orizontalmente di opera incerta. L'ingresso antico del detto Mausoleo si vede vicino alla chiesa di S. Rocco in un magazzino di legname. Egli qui è spogliato in tutto de' suoi marmi, e deformato nel restante della fabbrica dal suo esser primiero. In mezzo a questo avanzo è un giardino pensile attenente al signor marchese Correa. Dello stesso Mausoleo faccio special dimostrazione colle Tav. LXI, LXII e LXIII del II Tomo. Sulla riva del Tevere dirimpetto al medesimo si vede lo sbocco di una delle cloache dell' Acqua Vergine fabbricate da Agrippa.

68. Giaceva in questo sito inoggi occupato dalle cantine appartenenti ai PP. Agostiniani della Madonna del Popolo, quasi sotterrato del tutto l'Obelisco che serviva di gnomone all' orologio solare nel Campo Marzio. L'anno 1748 il pontefice Benedetto XIV lo fece scavare col suo piedistallo e trasportare nel palazzo contiguo detto della Vignaccia. Nello stesso piedistallo si legge la seguente iscrizione:

IMP. CAESAR . DIVI . F
AVGVSTVS
PONTIFEX . MAXIMVS
IMP. XII. COS. XI. TRIB. POT. XIV
AEGYPTO . IN . POTESTATEM
POPVLI . ROMANI . REDACTA
SOLI . DONUM . DEDIT

Gli onemi di ferro nel medesimo piedistallo vi sono stati conficcati dai moderni per facilitarne la detta estrazione, e 'l trasporto.

69. Residui nel palazzo Amadei al Corso dell'Arco di Marco Aurelio, demolito dal pontefice Alessandro VII, che ne fece trasferire i bassirilievi alle Scale del palazzo de' Signori Conservatori nel Campidoglio.

70. Avanzo nelle cantine del monastero di S. Silvestro in Capite de' muri de' Septi Tigarj ristorati già ed abbellitati da Domiziano.

71. Avanzo del Portico d'Europa vicino alla chiesa di S. Maria in Via.

72. Principio dell' arenazione dell' Antico Condotto dell' Acqua Vergine nel palazzo incontro la chiesa de' SS. Angioli Custodi, e precisamente dietro al Colleggio Nazzareno. I punti protratti sino al num. 44 dinotano l'andamento sotterraneo del medesimo Condotto dentro di Roma. Il di lui supplimento si esibisco nella Tavola topografica degli Acquedotti.

73. Proseguimento della stess' arenazione da un cortile contiguo al palazzo del Bufalo per il palazzo Panfilj sino al Bottino dell'odierna Fontana di Trevi. Quest' arenazione fu rifatta da Claudio por ossero stata rovinata da Caligola, come apparisco dalla seguente