Pagina:Le antichita Romane (Piranesi)-1.pdf/41

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detta Chiesa, e in un giardino dirimpetto alla Chiesa del Bambin Gesù.

244. Avanzi delle Terme d’ Olimpiade di opera reticolata, dietro all’ orto delle Monache di S. Lorenzo in Pane e Perna.

245. Altri avanzi delle stesse Terme, nel vicolo eletto della Caprareccia vicino alla Chiesa di S. Lorenzo in Pane e Poma.

246. Altri avanzi delle medesime i quali protraendosi disotto al muro dell’ orto delle Monache di S. Lorenzo in Pane e Perna attraversavano la via di S. Maria Maggiore, e che dal Pontefice Sisto V furono sgombrati per appianamento della medesima via, vedendosene ora i residui sotto il predetto muro, e in uh Lavatojo per la scesa del vicolo di Cimara incontro S. Lorenzo in fonte.

247. Avanzi delle sostruzioni che investivano le falde del Colle Viminale e servivano insieme di muro al Lavacro d’ Agrippina, che restava negli odierni orti dirimpetto alla Chiesa di S. Vitale, ove rimangono i detti avanzi.

248. Avanzo di un picciolo Tepidario di bagni privati, composto di due piani a similitudine di quei delle Terme di Tito, e di Caracalla. Questo rimane nella cantina di una Casa alla strada del Boschetto.

249. Avanzi delle Terme Diocleziane e Massimiane, dimostrati nella Tav. XXVIII di questo Tomo alla fig. II. Questi sono in gran parte occupati dalle Chiese, dai Conventi, e dagli orti de’ Padri Certosini, e di S. Bernardo, dai granaj della Camera Pontifizia, e dalle case convicine alla piazza detta perciò delle Terme. La Tav. XLII di questo Tomo n’ esibisce la pianta secondo l’ antica loro esistenza, colle respettive indicazioni numeriche.

250. Linee indicative de’ muri del Tepidario delle medesime Terme. I di lui avanzi parte furono atterrati, e parte riempiti di terra. Questo Tepidario si comprende parimente nella predetta pianta al num. 25.

251. In questo luogo rimane sotterrata un antica via fornicata, la quale dalle dette Terme si protraeva sino al Castro Pretorio, passando sotto l’argine di Servio e Tarquinio, come si dimostra nella già detta Tav. XXXIX del presente Tomo. Ella fu scoperta ultimamente, e poi ricoperta col far gli scassati nella vigna de’ detti Padri Certosini, e ne fu trovato il principio negli orti deretani al loro Monastero, e l’ estensione verso la vigna a questi vicina, che occupa il luogo del mentovato Castro. In proposito dell’ Argine di Servio, e Tarquinio, che nella presente Tavola Topografica, e nell’ altra degli Aquedotti si vede delineato secondo l’ odierna apparenza, si debbe avertire, che questo, giusta le assertive degli antichi scrittori, e spezialmente di Strabone nel 5 della Geografia, si protraeva από της Κολλίνας πύλης μέχριτης Ησχυλίνης, dalla Porla Collina sino all’ Esquilina, lungo la traccia delle mura del recinto intcriore, le quali furono fabbricate dall’ una all’ altra porta sopra il medesimo argine: καί επέβαλον τεεῖχος καί πύργους, vi furono collocate sopra e le mura e le torri, Cosicché, non potendosi ridurre in quistione che la Porta Esquilina rimanesse anticamente nel luogo indicato nelle medesime Tavole [mentr' ella secondo il Commentario Frontiniano era compresa nella contrada della Speranza Vecchia che non s'impugna essere stata in quelle parti] ne viene in conseguenza, che il deviamento dell’ odierno argine verso i numeri 242, e 231, non appartiene ai predetti Servio e Tarquinio, ma è stato da me notato come tale in grazia soltanto dell’ odierno continuo rialzamento del terreno, e della comune opinione.

252. Avanzi del Tempio di Venere Calva negli orti de’ PP. Carmelitani di S. Maria della Vittoria.

253. Avanzi del Ninfeo di Diocleziano i quali attraversano i giardini delle Monache di S. Susanna e della Casa Barberini. Nel Convento de’ predetti PP. Carmelitani scorre sotterranea un’ acqua leggerissima e salubre, la quale passando pe’l giardino d’Acquasparta, pe’l Convento de’ PP. di S. Niccolò di Tolentino, e per le case prossime a S. Ildefonso a Capo-le-case (i respettivi possessori de’ quali fondi se ne servono per via di pozzi) prosiegue il cammino per forma incognita. La S. M. di Clemente XII, attesa nommeno la salubrità che la copia di quest’ acqua propose d’imboccarla nel Condotto della Vergine, ma ne fu tralasciata l’ impresa, perchè portava seco la rovina di tanti edifizj sotto a’ quali