Pagina:Le avventure d'Alice nel paese della meraviglie.djvu/86

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per cui si ritirò indietro in fretta: un grosso colombo era volato verso di lei, e le sbatteva le ali contro la faccia in modo furioso.

“Serpente!” gridò il Colombo.

Non sono un serpente, io!” disse Alice, adirata. “Va via!”

“Serpente, dico!” ripetè il Colombo, ma con voce più dimessa, e soggiunse singhiozzando, “Ho cercato tutt’i rimedii, ma nulla m’è giovato!”

“Io non so di che cosa mai tu parli,” disse Alice.

“Ho provato le radici degli alberi, ho provato i poggetti, ho provato le siepi,” continuò il Colombo senza badare a lei; “ma i serpenti! Oh non c’è modo di contentarli!”

Alice era sempre più meravigliata e confusa, ma pensò ch’era inutile parlare sino a che il Colombo avesse finito.

“Come che fosse poca pena covar le uova,” disse il Colombo, “mi abbisogna vegliare a causa dei serpenti, e giorno e notte! Son tre settimane che non ho chiuso un occhio!”