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Pagina:Le confessioni di Lev Tolstoj.djvu/94

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una parte di menzogna, ed io devo trovare il vero e il falso e separarli l’uno dall’altro. Ecco ciò che sto per intraprendere. Ciò che ho trovato falso in questa dottrina, ciò che ho trovato vero, a quali risultati sono arrivato; tutto ciò formerà le parti seguenti di quest’opera, che sarà probabilmente pubblicata un giorno se qualcuno giudicherà che ne valga la pena e che sia necessario.


1879.


Ho scritto ciò che precede tre anni fa.

Percorrendo ora queste pagine, seguendo nuovamente questo cammino del pensiero e dei sentimenti che furono miei in quel tempo, ho fatto un sogno.

Questo sogno mi presentò in riassunto tutto ciò che avevo sentito e descritto. Ecco perchè questa descrizione rinfrescherà la memoria di quelli che mi hanno compreso, spiegherà e coordinerà tutto ciò che è raccontato così a lungo in queste pagine. Ecco il sogno.

Sono in letto, non sto nè bene nè male; sono allungato sul dorso, ma incomincio a chiedermi se son ben coricato; mi par che qualche cosa mi dia noia ai piedi. È troppo corto o ineguale? Non so, ma c’è qualcosa che non va. Muovo i piedi e nello stesso tempo incomincio a chiedermi su che son coricato, mentre finora non ci avevo pensato. Esamino il mio letto e vedo che son coricato su delle cinghie fissate ai due lati del letto. I miei piedi poggiano su una di queste cinghie, le gambe su un’altra, ma i piedi sono incomodi. Io so — il perchè lo ignoro — che le cinghie si possono spostare e, con un