Pagina:Le confessioni di un ottuagenario I.djvu/34

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capitolo primo. 7

Quello era il focolare e la curia domestica dei castellani di Fratta. Ma non appena suonava l’Avemaria della sera, ed era cessato il brontolio dell’Angelus Domini, la scena cambiava ad un tratto, e cominciavano per quel piccolo mondo tenebroso le ore della luce. La vecchia cuoca accendeva quattro lampade ad un solo lucignolo; due ne appendeva sotto la cappa del focolare, e due ai due lati d’una Madonna di Loreto. Percoteva poi ben bene con un enorme attizzatoio i tizzoni che si erano assopiti nella cenere, e vi buttava sopra una bracciata di rovi e di ginepro. Le lampade si rimandavano l’una all’altra il loro chiarore tranquillo e giallognolo; il fuoco scoppiettava fumigante e si ergeva a spire vorticose fino alla spranga trasversale di due alari giganteschi borchiati di ottone, e gli abitanti serali della cucina scoprivano alla luce le loro diverse figure.

Il signor conte di Fratta era un uomo d’oltre a sessant’anni, il quale pareva avesse svestito allor allora l’armatura, tanto si teneva rigido e pettoruto sul suo seggiolone. Ma la parrucca colla borsa, la lunga zimarra color cenere gallonata di scarlatto, e la tabacchiera di bosso che avea sempre tra mano, discordavano un poco da quell’abitudine guerriera. Gli è vero che aveva intralciato fra le gambe un filo di spadino, ma il fodero n’era così rugginoso che si potea scambiarlo per uno schidione; e del resto non potrei assicurare che dentro a quel fodero vi fosse realmente una lama d’acciaio, ed egli stesso forse non s’era presa mai la briga di sincerarsene. Il signor conte era sempre sbarbato con tanto scrupolo, da sembrar appena uscito dalle mani del barbiere, portava da mattina a sera sotto l’ascella una pezzuola turchina, e benchè poco uscisse a piedi, nè mai a cavallo, aveva stivali e speroni da disgradarne un corriere di Federico II. — Era questa una tacita dichiarazione di simpatia al partito prussiano, e benchè le guerre di Germania fossero da lungo tempo quietate, egli non aveva cessato