Pagina:Le odi di Anacreonte e di Saffo.djvu/149

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Ebe che aveale
     Come pupille,
     39Volea già pascerle
     D’ambrosie stille,
     Onde rigermina
     42La fresca età.
Ma il biondo Apolline
     Lor consigliero,
     45Le trasse ai limpidi
     Fonti del vero,
     Ve’ stilla il balsamo
     48Della beltà.

Dive regnarono
     In ogni etate,
     51Sempre dagli uomini
     Dive invocate;
     Al donar prodighe.
     54Tarde al negar.
Nè mai comparvero
     Superbe o avare;
     57Che non avrebbero
     Tempio ed altare,
     Se vile o inutile
     60Fosse il pregar.