Pagina:Le opere di Galileo Galilei II.djvu/84

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di fortificazione. 81


E volendo sopra la linea AB costituire la figura di cinque lati, detta pentagono, prima allargheremo il compasso secondo la distanza AB, ed intorno i punti A, B con tale Pentagono apertura descriveremo due cerchi, come nella figura si vede, quali si segheranno ne’ punti G, L; e fermata l’asta del compasso nel punto G, descriveremo il terzo cerchio EABF. Fatto questo, tireremo dal G all’L una linea retta, la quale segherà l’ultimo cerchio nel punto I; di poi per li punti E, I faremo passare la linea retta EIC e per li punti F,I la linea FID, e produrremo le due linee rette BC, AD; e con l’istessa apertura, con la quale si descrivono i cerchi, sopra i punti C, D faremo l’intersecazione al punto H: e sarà fatto il pentagono ABCDH.

La descrizione della figura di sei lati si farà facilmente nell’infrascritto modo. Sia la linea AB per uno dei lati della figura, ed aprasi il compasso secondo la sua larghezza, e con tale apertura sia fatta l’intersecazione al punto C; dove fermata un’asta del compasso, si descriverà il cerchio occulto, nella circonferenza del quale con la medesima apertura si noteranno gli altri quattro punti D,E,F,G, li quali con li altri due A, B divideranno il cerchio in sei parti eguali; di maniera che, tirate le altre cinque linee BD, DE, EF, FG, GA, sarà descritto l’esagono di lati eguali: che è il proposto.

La figura di sette lati, detta eptagono, sarà descritta in tal modo. Prima descriveremo il cerchio occulto, e tireremo il suo diametro pur occulto AB; e fermando un’asta del compasso nel punto B, servando l’istessa apertura con che si descrive il cerchio, si noteranno nella circonferenza li due punti D, C; e posta la riga sopra essi, tireremo occultamente la linea DE; la quale replicata sette volte