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QUARTA LETTERA

DEL SIG. MARCO VELSERI AL SIG. GALILEO GALILEI




Molto Illustre ed Eccellentissimo Sig. Osservandissimo,


Comparve finalmente la seconda lettera di V. S. di 14 Agosto, mandatami dal Sig. Sagredo. Creda pure che fu ricevuta come manna; tale e tanto era il desiderio di vederla. Sin ora non ho avuto spazio di leggerla consideratamente; ma per un poco di scorsa datale, le affermo sinceramente che ne ricevo grandissimo gusto. E se bene mi conosco sempre inetto per esser giudice in sì grave causa, ed ora manco l’infermità mi permette di applicar gran fatto l’animo alla speculazione, osarò dire che gli discorsi di V. S. procedono con molta verisimilitudine e probabilità. Che arrivino la verità precisamente, non ci permette di poter affermare la debolezza umana, sino che Iddio benedetto ci farà la grazia di mirare d’alto in giù ciò che ora contempliamo in su in questa valle di miserie. Rendo infinite grazie a V. S. del favore che mi usa in questa occasione: ed il Sig. Federico Cesi Principe farà cosa degna del grado e della professione che tiene, di esser protettore delle virtù e buone lettere, facendo si stampi l’una e l’altra lettera quanto prima, come intendo che ha risoluto. Le figure delle osservazioni faranno un poco di difficoltà; ma se si restringeranno in forma minore, occuperanno poco spazio. Desiderarci grandemente che Apelle avesse visto questa scrittura, prima che stampare gli suoi ultimi discorsi; e pure considero che per qualche rispetto è forse meglio a questo modo. Io non mancherò di communicargliela, saziato che me n’abbia prima un poco: ma egli patisce una grand’incommodità, di non intendere la lingua italiana; e le traslazioni, oltre che procedono lentamente, spesse volte perdono non solo l’energia dell’originale, ma pervertono ancora il senso, se l’interpetre non è molto perito. Il Sig. Sagredo ritenne per alcuni giorni il trattato Delle cose che stanno su

l’acqua, così pregato da un senatore suo amico, che gli fece molta instanza di

1-2. Manca in A. — 4. di 23 Agosto,nota — 5. che ricevuta, A — 14-15. ed il Sig. Marchese Cesi farà, A — 15. Prencipe, s — degna della professione, A — 16. facendo stampar, A — 26-27. sopra aqua, A —

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  1. Cfr. pag. 141, lin. 5, nelle varianti.