Pagina:Le opere di Galileo Galilei V.djvu/233

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intorno alle macchie solari ecc. 233

le mutazioni continue che pur si scorgono nelle macchie, ma sempre vedremmo ritornar le medesime configurazioni. Resta, dunque, che le siano mobili, ciascheduna per sè, di movimenti diseguali fra di loro, ma ben ciascuno equabile in se medesimo: ed in tal guisa potrà seguire l’accozzamento e la separazione di alcune di loro, ma non però potranno mai formar le macchie; il che intenderemo considerando alcuni particolari che nelle macchie si scorgono. Uno de’ quali è, che vedendosene alcune molto grandi prodursi e dissolversi, è forza che le siano composte non di due o di quattro stelle solamente, ma di 50 e 100, perchè altre macchiette pur si veggono, minori della cinquantesima parte d’una delle grandi; se, dunque, una di queste si dissolve, sì che totalmente svanisce da gli occhi nostri, è necessario che la si divida in più di 50 stellette, ciascheduna delle quali ha il suo proprio e particolar moto, equabile e differente da quello d’ogn’altra, perchè due che avessero il moto comune non si congiugnerebbono o non si separerebbono già mai in faccia del Sole: ma se queste cose son vere, chi non vede essere assolutamente impossibile la formazione delle macchie? e massime durando esse non solamente molte ore, ma molti giorni; sì come è impossibile che cinquanta barche, movendosi tutte con velocità differenti, si unischino già mai, e per lungo spazio vadino di conserva. Quando le stellette fussero disunite, e però invisibili, non potriano essere se non per lunghi ordini disposte, l’una dopo l’altra, secondo la lunghezza de’ lor paralleli, ne i quali (sì come nelle visibili macchie si scorge) tutte verso la medesima parte si vanno movendo; onde tantum abest che 40 o 50 o 100 di loro potessero tanto frequentemente aggregarsi e così unite per lungo spazio conservarsi, che per l’opposito rarissime volte accader potrebbe che, tra movimenti diseguali, cadesse sì numeroso concorso di stelle in un sol luogo: ma assolutamente poi sarebbe impossi bile che e’ non si dissolvesse in brevissimo tempo; e pur, all’incontro, si veggono molte macchie conservarsi talora per molti giorni, con poca alterazion di figura. Chi, dunque, vorrà sostener, le macchie esser congerie di minute stelle, bisogna che introduca nel cielo ed in esse stelle movimenti innumerabili, tumultuarli, difformi e lontani da ogni

5. di alcuna di loro, B, s — 12. svanisca, B, s — 20. velocità diseguali, A, B; ma in B diseguali è corretto, di mano di Galileo, in differenti — 27-32. Dalle parole che per l’opposito alla parola figura nel cod. A è sostituito in margine a che non più di 2 veramente, e quelle per brevissimo tempo, si potrieno accoppiare, che è cancellato. —