Pagina:Le opere di Galileo Galilei V.djvu/79

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ANGELO DE FILIIS

LINCEO

AL LETTORE.




Se in questa gran machina dell’universo i celesti corpi per la propria natura sono tra tutti gli altri nobilissimi, dovrà senz’alcun dubbio principalissima ancora e degna d’eroici intelletti esser riputata la contemplazione intorno ad essi, e di non poca gloria degni quelli che questa agevolano ed arricchiscono, giovando tanto in così ardue e remote materie l’innata avidità ch’abbiamo tutti di conoscere. Per la quale se, mentre gl’istorici dell’inferior natura, ch’a’ nostri piedi soggiace, qualche parto di quella non più veduto, siasi pianta animale o deforme zoofito, ci palesano, tanto piacere ne prendiamo e tanto del ritrovamento gli




ANGELO DE FILIIS

LINCEO

AL LETTORE.




Se in questa grande ed ornata machina dell’universo i celesti corpi tra tutti gli altri nobilissimi sono per la propria sostanza, purità, luce, ordine, movimento, loco, eminenza, calore, rara ed efficacissima virtù, privilegii e doti maravigliose, sarà senz’alcun dubio principalissima anco la loro cognizione e degna d’eroici intelletti; e quelli che questa arricchiscono agumentano e rendono facile, non poco merto non poca gloria tra di noi dovranno acquistare. Se poi mentre gl’istorici dell’inferior natura, che, da’ nostri sensi in ogni parte sottoposta, a’ nostri piedi giace, qualche nuovo, ben che vile, animale, qualche brutto zoofito non più visto