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[8416-3416] 21 - 22 gennaio 1637. 13

di V. S., ho hauto il tempo abbreviato. Sua Altezza partì stamattina a buonissima hora alla caccia, et è stato fuora tutto il giorno, sì che quando io havessi volsuto trattar l’interesse del Re di Pollonia, non haverei potuto. Ma nel legger il resto della lettera di V. S., contenente l’interesse1 di lei medesima, risolvetti subito di abbracciar prima il negotio suo, parendomi che comportassi minor dilazione, e di vedere contro di lei il pericolo solito di qualche impertinenza.

La sua lettera mi pare che rappresenti al vivo l’abbondanza delle sue ragioni: però mi elessi di leggerla primieramente a chi più mi pareva che importassi, cioè al Sig.re Auditore, ma bene in qualche congiuntura tanto quieta, che potesse imbeverla bene e ricever tutti i colpi. Mi è finalmente riuscito assai bene; ma ho saputo in ultimo che la sentenza non la darà Sua Sig.ria Ill.ma, ma che il negotio fu rimesso e mandato costà alla Ruota, quattro o cinque giorni sono. L’informatione fatta qui non può se non giovare; ma costà penso adesso che bisogni l’occhio aperto, se già questa revisione non fusse venuta a fermarsi dove ella vorrebbe, cosa che per bora stimo al contrario. Io compatisco in estremo V. S. e ne ho travaglio; ma sono bora mai avvezzo in pazienza alla stranezza del suo destino.

L’altro negotio del Re di Pollonia vedrò di trattarlo quanto prima, e ne darò subito avviso a V. S., e insieme le manderò una lettera per il Rev.mo P. F. Fulgentio, già che stasera non ho dramma di tempo.

Tronco i ringratiamenti ch’io devo alla benignità di V.S., che sempre mi va accumulando di favori e di gratie singolari. Le sue amorevolissime lettere e dimostrationi mi confondono: accetti per hora la mia infinita gratitudine nel silentio. Scriverò in oltre per l’altra occasione qualche avviso delle cigne etc. e di altro, come ella mi comanda. Fo humilissima reverenza a V. S., e con devotissimo affetto le bacio le mani.

Pisa, 21 Gen. 16362
Di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma

Devotiss.o et Oblig.mo S.re

Dino Peri.


3416**.
ASCANIO PICCOLOMINI a ....
Siena, 22 gennaio 1637.


Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. VI, T. XIV, car. 74. — Copia di mano del secolo XVIII.

Ill.mo Sig.r mio Oss.mo

Scarsamente posso sodisfare al desiderio e comandamento di V. S. in materia di quei fragmenti de’ Dialogi del Sig.r Galileo, perchè, se bene è vero ch’egli la maggior parte

  1. Cfr. n.° 3419, lin. 17.
  2. Dì stile fiorentino.