Pagina:Le poesie di Catullo.djvu/36

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36 Le poesie di Catullo


          Perchè di monti e vivide
          Selve e di fiumi altísoni
          Tu fossi e di reconditi
               12Prati signora e dea.

          Te le afflitte puerpere
          Giuno Lucina invocano;
          Dal non tuo lume, o Trivia
               16Santa, sei detta Luna.

          Per te, che l’annuo tramite
          Segno dei mesi al correre,
          L’agricoltore ai rustici
               20Tetti gran messe aduna.

          Ma qual più nome piacciati,
          Serba con la tua grazia,
          Qual fai da tempo, a Romolo
               24Prospera la fortuna.


35

Io vo’ che al tenero poeta, al mio
     Cecilio, o lettera, tu dica, ch’io

Bramo ch’ei lascisi dietro le spalle
     Como e del Lario l’amena valle,