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152 EMILIO SALGARI

― Che cosa vuoi fare di quegli uomini bianchi?

― Domani sera saranno morti.

― E non hai pensato tu, che gli americani c’inseguano?

― Che cosa m’importa?

― E che se ci raggiungono e se sapranno che noi abbiamo uccisi altri quattro uomini bianchi, ci stermineranno tutti? Hanno ora delle macchine che valgono molto più dei nostri winchesters.

— Ci uccidano! — rispose Minehaha, scrollando le spalle.

— Vorresti tu essere la causa della distruzione delle Selve Ardenti e della morte di Piede Grosso, che il male tiene inchiodato sotto la sua tenda?

― Io non voglio che una cosa sola: vendicare mia madre. ―

Nube Rossa fece un gesto d’impazienza, poi disse:

― Molti anni sono trascorsi da quando tua madre cadde nel combattimento che Caldaia Nera aveva voluto impegnare, e molta acqua è passata su quella macchia di sangue.

D’altronde anche noi abbiamo scotennate molte donne dei visi pallidi.

— Ciò non mi riguarda.

― Pensaci, Minehaha. I larghi coltelli dell’ovest sono ormai troppo potenti ed hanno giurato la distruzione della nostra razza.

— Mio padre avrebbe paura di morire? — chiese la sakem, scattando colla sua solita violenza.

Nube Rossa digrignò i denti come un vecchio giaguaro, poi slacciò rabbiosamente la sua casacca di pelle di daino ricamata in azzurro, e mostrò alla figlia il petto d’atleta, dicendole:

Qui vi sono sette cicatrici di ferite prodotte da armi da fuoco e da armi bianche.

— Sai da chi le ho ricevute?

— Dai larghi coltelli dell’ovest.

— E combattendo per chi? Per la mia tribù forse, che io aveva lasciata con pochi fedeli per sposare tua madre che l’uomo bianco aveva abbandonata? No, per i Sioux. —

Minehaha rimase silenziosa ed abbassò gli sguardi.

— Io ho preso parte a più di trenta combattimenti, caricando sempre alla testa dei miei guerrieri coll’ascia di guerra in pugno, poichè sdegnavo le armi da fuoco; — proseguì Nube Rossa con voce irata — e tu vieni a domandare ad un tale guerriero se ha paura di morire? Tu, mia figlia! È vero che tua madre mi teneva in poco conto perchè invece di essere un Sioux ero un Corvo, come se quelli della mia razza non avessero sempre combattuto contro l’odiato viso pallido. Tua madre era cattiva;