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LE SELVE ARDENTI 165

— Se si recassero nella mia Marylandia, li avrei seguiti volentieri, — disse con un profondo sospiro. — Aspettiamo la mia grazia sulla coda dei capelli di Minehaha.

Poi, dopo un breve silenzio, aggiunse guardando John:

— La notte sta per calare, ma io non credo prudente passarla qui, in mezzo a tutti questi morti.

Appena le tenebre saranno calate, i lupi attirati dall’odore del sangue, giungeranno a battaglioni e se la prenderanno anche coi vivi. Cerchiamo sotto le tende sei pelli di bisonte e andiamo ad accampare in altro luogo.

Che cosa dite, mister?

— Che parlate come un libro stampato — rispose l’indian-agent. — E poi Minehaha e Nube Rossa potrebbero ritornare coi loro guerrieri, e finchè non sapremo in quanti sono sfuggiti alla strage non ci converrà attaccarli.

— E poi sono troppo furiosi, ora — aggiunse il signor Devandel. — Lasciamo che si calmino.

— Questo è parlare d’oro — disse il bandito. — Ognuno si cerchi una pelle di bisonte, e filiamo anche noi verso il settentrione.

Coi lupi io non sono mai andato d’accordo. —

Il sole tramontava rapidamente, tingendo d’un rosso violaceo la pianura nevosa, e le tenebre cominciavano la loro calata.

Già in lontananza qualche ululato si era fatto udire.

I lupi si chiamavano l’un l’altro per prender parte al lauto banchetto.

I sei scorridori, possiamo chiamarli ormai così, arrotolarono le pelli che facilmente avevano trovate, poi, svelti come acrobati, balzarono in sella.

Già i mustani, udendo i lupi, cominciavano ad impazientirsi.

Sandy-Hook e l’indian-agent rilevarono le tracce lasciate dalle ultime Selve Ardenti, che erano visibilissime, non essendo la neve ancora gelata, poi diedero il segnale della partenza.

Il vento freddissimo cominciava a soffiare sull’alta prateria, scompaginando di quando in quando il candido strato che si tingeva ora di riflessi argentei, essendo sorta la luna.

Per più di un’ora i sei cavalieri galoppavano sempre sulle tracce di Minehaha e di Nube Rossa, poi avendo incontrata una piccola macchia di pini neri del Canadà, si fermarono per accamparsi.

Da quel luogo potevano vedere gl’indiani se si fossero decisi a ritornare verso le tende per prendere quanto di più necessario avessero lasciato.