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196 EMILIO SALGARI

Era sicuro di assaggiare, o meglio di piantare i suoi lunghi denti gialli in un buono zampone d’orso, senza sprecare una cartuccia in favore dei briganti, come si ostinava a chiamare gli scorridori.

Il maschio, crivellato di palle, per la seconda volta oscillò sulle sue larghe zampacce posteriori, poi fece un ultimo salto che lo portò quasi addosso all’indian-agent.

Era l’ultimo sforzo. La morte lo sorprese proprio nel momento in cui stava per abbracciare il cavallo, e andò a gambe levate, distendendosi tutto.

La battaglia per altro non era ancora finita. La femmina, che era grossa quasi quanto il maschio, con un lungo urlo chiamò a raccolta i suoi tre figli, e quindi tutti e quattro si scagliarono fra i cavalli.

— Via, mister John? — gridò il bandito.

— Sì, se lo montate voi questo mustano... — rispose.

— Dategli dei calci.

— Peggio che mai.

Il cavallo, invece di fuggire, girava su sè stesso, tentando dei colpi di montone per sbarazzarsi del cavaliere. Ma l’aveva da fare con un uomo che aveva domato non pochi mustani selvaggi nella bassa prateria, e che quindi sapeva tenersi in sella come il migliore dei cow-boys del Far-West.

Non avendo speroni, John lavorava poderosamente di calci, quantunque con poco risultato.

L’orsa si avanzava furiosa per vendicare il compagno, valorosamente assistita dai tre figli, i quali mostravano denti ed unghie come se fossero già in grado di lottare come il padre.

I cinque cavalieri, poichè il lord non pareva disposto a prender parte alla lotta, misero mano alle grosse Colt.

John malgrado i salti furiosi del suo cavallo, aveva avuto il tempo ricaricare la sua rivoltella e nessuna palla andava perduta.

Era un vero fuoco di fila che accoglieva gli assalitori. Molti proiettili, per gli scarti improvvisi dei cavalli, andavano perduti, tuttavia non pochi si affondavano nel lardo della madre e dei figli, strappando loro urli di dolore.

Milord! ― gridò John. ― Date un colpo di rifle a questa bestiaccia.

La vostra carabina è ancora carica, sangue d’un bisonte! —

L’inglese, invece di agire, fece indietreggiare il suo cavallo per mettersi fuor di portata dall’attacco delle terribile belve e non sparò.

― Sangue di Belzebù, tirate! ― urlò Sandy-Hook.