Pagina:Leopardi - Canti, Starita, Napoli 1835.djvu/38

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30 nelle nozze

Menti, e le voglie indegne,
E di nervi e di polpe
45Scemo il valor natio, son vostre colpe?

     Ad atti egregi è sprone
Amor, chi ben l’estima, e d’alto affetto
Maestra è la beltà. D’amor digiuna
Siede l’alma di quello a cui nel petto
50Non si rallegra il cor quando a tenzone
Scendono i venti, e quando nembi aduna
L’olimpo, e fiede le montagne il rombo
Della procella. O spose,
O verginette, a voi
55Chi de’ perigli è schivo, e quei che indegno
È della patria e che sue brame e suoi
Volgari affetti in basso loco pose,
Odio mova e disdegno;
Se nel femmineo core
60D’uomini ardea, non di fanciulle, amore.

     Madri d’imbelle prole
V’incresca esser nomate. I danni e il pianto
Della virtude a tollerar s’avvezzi
La stirpe vostra, e quel che pregia e cole
65La vergognosa età, condanni e sprezzi;
Cresca alla patria, e gli alti gesti, e quanto
Agli avi suoi deggia la terra impari.