Pagina:Leopardi - Epistolario, Le Monnier, 1934, I.djvu/58

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ANNO 1816 • LETTERA 10 27 436. v. 13. - Vuoisi far pili esatta la traduz. cosi: Pur tu vedemmo affermerai non doversi ciò che si ricerca dimostrare con quello appunto che è in controversia.. v. 21. - Si ripone: Lascerai la. questionata consuetudine, di quest’uUime fra le cose controverse. Controverso in verità, secondo l’esempio addotto dalla Crusca, vale contrario, ma usandosi dagli autori approvati il verbo controvertere nel senso di disputare, sembra che il participio controverso debba avere lo stesso significato. Discorso preliminare. xii. v. 16. - Dopo le parole: c capace di jare onore alla stirpe di Frontone, sarà espediente aggiungere, giusta l’ottima osservazione del Ch. Editore: ove non voglia citarsi un Frontone Cazio più antico del nostro, mentovato solo dal giovine. Plinio. xiii. v. 13. - U traduttore sapea ottimam. che il Ch. Editore avea conosciuto Frontone di Emesa e citato Snida, e però ha detto solo che egli non ha fatta parola dell’errore di chi 10 ha confuso col nostro, omissione di cosa non necessaria, che 11 traduttore non ha notata, se non per far vedere che egli non ripeteva, ma come che sia, aggiungea. xx. v. 10. - Essendo costume degli eruditi (ora con ragione trasandato dai Tedeschi e dagli Inglesi, ma necessario in Italia) quando usano passi greci, di apporvi la propria trad. e non l’altrui ovvero di citarne l’autore, credè il trad. che la versione del passo di Eliano fosse dell’Ed. Vede ora di essersi ingannato, ma certo quella trad., benché non prescelta a bella posta, favorisce più che non deve la sentenza di chi ne fa uso, a differenza di quella di Teodoro Gaza la quale ha et Frontini nostrae aetatis viri covsularis. Converrà però cangiare il passo del trad. in questa guisa: L’Ed. lo reca tradotto dal Robortello cosi. Volonterosamente il trad. modera nella stessa pag. le sue espressioni scrivendo: che come egli inclina a credere, esercitò Front, sotto Adriano. Due sono gli argomenti che adduce in favore della sua congettura. xxiv. - Sembra che l’essere stato Frontone vecchissimo quando scrisse la lettera de Nep. amisso non provi nulla. Che vale cercare le epoche ’lolla sua vita quando si conosce la data della sua lettera? Tutta la sua vecchiezza non può fare avanzare questa data di un passo. Riman sempre certo quello che il trad. ha osservato, che se la lettera fu scritta al tempo della spedizione contro i Galli, il nipote di Frontone supposto avere sei o sette anni verso il fine dell’impero d’Antonino Pio ne aveva allora circa dieci, e se fu scritta al tempo