Pagina:Leopardi - Epistolario, Le Monnier, 1934, I.djvu/64

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ANNO 1816 - LETTERE 13-14 33 Ho insorito cou molto piacere il suo giudizio sul Salterio i italianizzato, perché mi parve assai bello ed assennato. Ho letto con pari sodisfaziono il suo Discorso sulla fama amila da Oraziofi che veramente è squisito. Tutto le composizioni di cui olla mi gratificherà, saranno a me sommamento accette perché il suo nobile ed acuto ingegno si manifesta in ogni sua scrittura. Gli articoli oh’io amerei di preferenza, poiché tanta è la sua gentilezza da volersi prendere questo fastidio, sono quelli che presentano l’analisi critica di qualche opera di merito, specialmente di lingue antiche. Per esempio, non so s’Ella conosce la Traduzione di lutti i poeti classici greci di Bernardo Bellini, di cui è già uscito tutto il Callimaco. Essa offrirebbe materia ad un articolo di buona e ragionata critica. Se troppa non fosse la lontananza, più facil cosa sarebbe l’andar intesi in questa materia; ma come le dissi, tutto ciò che da lei mi viene, mi è pregiato, e cari sommamente mi riusciranno gli articoli da porro nella Rivista letteraria. Nel prossimo Spettatore ci sarà la sua versione dulia Batracomiomachia per intero: ho da tutto parti ricevuto elogi dello sue traduzioni. Le dirò a questo rispetto che se io fossi in grado di dare ad alcuno consigli, darei e. Lei quello di voltare in bel verso toscano l’Apollonio Rodio, oli’ è forse il solo do’ poeti groci, il quale essendo suscettivo di far ottima comparsa nella nostra leggiadra favella, non ci si mostra che nelle trascurate e ineleganti spoglie in che il Flangioni (’avvolse. So che anoho il Pindaro mal si contenta dell’Adimari e del Gautier; ma chi osa voltare il corso di quel maestoso ed irresistibile fiume? Apollonio Rodio le offro un’impresa ben degna della sua colta e fervida giovanezza. Ella la tenti, e ne avrà larga /ama. Io me lo offro per inserirla nel mio Giornale a misura cho sarà da lei condotta innanzi. Ella riceverà quanto prima il libro da lei chiesto. Insieme con esso le manderò tre giornali inglesi i quali contengono oome segue: Monthly Repertory N. 45 pag. 52 Crabbe’s Coro agli, Poem.» 47 * 271 Reliques of Burns.» 48» 409 Woraan, Poem.

  • 48 «412 Seward, poetical works.

• 48» 430 Reliques of Blirns. 1 II 4 ottobre ’16 Monaldo riceveva dallo Stella, tra gli altri libri commessigli per Giacomo e Carlo, il I e il II quaderno dell’opera II Salterio ebraico versificato dal Commendatore Giovambattista conte Gazola sulla Italianizzazione dell’Abate Giuseppe Venturi, con testo c note (Verona, Mainardi, 1816), opera che G. aveva veduta annunziata nel 1° quaderno dello Spettatore giunto in casa Leopardi, e intorno alla quale scrisse alla lesta una recensione che inviò allo Stella affinché fosse pubblicata nello Spettatore; come fu di fatti con sollecitudine, ma con le sole sigle M. D. (Cfr. lott. 12, pp. 29-30 o nota 2). Questa rivista, scritta in lingua e stilo assai accurato, ove G., nella effervescenza de’ suoi studi puristi, non si contenta di deprimere il valore intrinseco delle versioni del Venturi e del Gazola, ma dà loro anche lezioni di buona lingua, fu fatta probabilmente da G. con lo speciale intendimento di compiere la dimostrazione del suo valore filologico nelle lingue antiche, aggiungendo alle prove che ne aveva date nella groca e nella latina anche questa nell’ebraica; se pure il lavoro non fu da principio destinato a quel medesimo scopo a cui eran destinati i lavori 8ui Padri greci. Certo essa dimostra la non comune perizia che G. aveva acquistata in quella difficile lingua; per lo studio della quale la biblioteca paterna gli offriva materiali un po’ pili abbondanti che non per lo studio dei classici greco-latini. 2 V. lott. 12, p. 30, nota 4. Quel Discorso fu pubblicato nello Spettatore, quad. 66 del 15 dicembre ’16. 3. - Leopardi. Epistolario. I.