Pagina:Leopardi - Operette morali, Gentile, 1918.djvu/110

Da Wikisource.

46 — dispense degli uomini, e, acciocché non imputridissero, condite colle anime in vece di sale. Gno. Io credo in contrario che se Crisippo 7 avesse avuto nel cervello un poco di sale in vece dell’ anima, non 5 avrebbe immaginato uno sproposito simile. FOL. E anche quest’ altra è piacevole ; che infinite specie di animali non sono state mai viste né conosciute dagli uomini loro padroni; o perché elle vivono in luoghi dove coloro non misero mai piede, o per essere tanto minute 10 che essi in qualsivoglia modo non le arrivavano a scoprire. E di moltissime altre specie non se ne accorsero prima degli ultimi tempi. Il simile si può dire circa al genere delle piante, e a mille altri. Parimente di tratto in tratto, per via de’ loro cannocchiali, si avvedevano di qualche 13 stella o pianeta, che insino allora, per migliaia e migliaia d’anni, non avevano mai saputo che fosse al mondo ; e subito Io scrivevano tra le loro masserizie : perché s’immaginavano che le stelle e i pianeti fossero, come dire, moccoli da lanterna piantati lassù nell’ alto a uso di far lume alle 20 signorie loro, che la notte avevano gran faccende. GNO. Sicché, in tempo di state, quando vedevano cadere di quelle Bammoline che certe notti vengono giù per l’aria, avranno detto che qualche spirito andava smoccolando le stelle per servizio degli uomini. 25 FOL. Ma ora che ei sono tutti spariti, la terra non sente I A uomini e 0 A padroni, — AMF perch' elle — 15 A pianeta che — A allora per — 16 A anni non — 17 AMF gli scrivevano — 16 AMF dir, — 21 AMF vedevano a cadere I perché non imputridisse — 2 condita — 3 al contrario — 4 un piz- zichetto — 7 d’ — furono — 8-9 parte perché — parte per — 10 che gli occhi umani con — espediente non gli — a vedere — 11 infinite — n'avvidero — fino a q(uando) — 12-13 tempi. Parimente — 14 co'loro — trovavano — 16 mai pensato — 17 possessioni — 21 E in tempo