Pagina:Leopardi - Operette morali, Gentile, 1918.djvu/229

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165 — dell’anima; come ho fatto io per Io passato, e faro da ora innanzi molto maggiormente, avendo udito parlare e cantare i morti. Perché stimando che il morire consista in una separazione dell’ anima dal corpo, non comprenderanno come queste due cose, congiunte e quasi conglutinate tra loro in 5 modo, che constituiscono 1’ una e 1 altra una sola persona, si possano separare senza una grandissima violenza, e un travaglio indicibile. MOR. Dimmi : lo spirito è forse appiccato al corpo con qualche nervo, o con qualche muscolo o membrana, che di 10 necessità si abbia a rompere quando lo spirito si parte? o forse è un membro del corpo, in modo che n abbia a essere schiantato o reciso violentemente? Non vedi che 1’ anima in tanto esce di esso corpo, in quanto solo è impedita di rimanervi, e non v* ha più luogo ; non già per nes- I 5 suna forza che ne la strappi e sradichi? Dimmi ancora: forse nell’ entrarvi, ella vi si sente conficcare o allacciare gagliardamente, o come tu dici conglutinare? Perchè dunque sentirà spiccarsi all* uscirne, o vogliamo dire proverà una sensazione veementissima? Abbi per fermo, che 1’entrata e 20 l’uscita dell’ anima sono parimente quiete, facili e molli. RUY. Dunque che cosa è la morte, se non è dolore?, MOR. Piuttosto piacere che altro. Sappi che il morire come T addormentarsi, non si fa in un solo istante, ma per gradi. Vero è che questi gradi sono più o meno, e mag- 25 giori o minori, secondo la varietà delle cause e dei generi 1 A anima, — 3 M Perché, — 5 A cose — 6 AMF costituiscono — 7 A violenza — 9 A Dimmi, — 10 A nervo — membrana — 14 A corpo — 15 A rimanervi — luogo, — 24 A istante 1 -2 farò molto — 2 cantare e parlare — 3-4 non c. in altro che nella — 12 corpo, eh* abbia [in modo ch‘ egli] — 14 1’ anima esce dal corpo — 18-19 dunque nell’ uscirne sentirà — 22 Ma dunque -