Pagina:Leopardi - Operette morali, Gentile, 1918.djvu/390

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alla fine della quale il suggeritore col cerino in mano usciva ad avvisare; <c Uditori, m’ accorgo che aspettate | Che nuova de la pugna alcun vi porti. Ma l’aspettate invan! son tutti morti ». Pag. 42, IO - La Fortuna era infatti rappresentata con una benda agli occhi. Pag. 42, 16 - Ricorda il « monte di tumide vessiche » trovate da Astolfo nella luna, rappresentanti le corone degli antichi imperi (ARIOSTO, Ori. fur., XXXIV, 76). Pag. 44,6 - Cfr. Ginestra, 159-201; il Dial. della Natura e di un Filandese e il Copernico. Pag. 45, 7 - II Leopardi che cita più oltre ClC., De nat. deor. II, 64, può qui aver pensato a quel che Cicerone stesso nel cap. 62 dello stesso libro dice della finalità della natura indirizzata alla soddisfazione dei bisogni dell’ uomo ; quantunque questa idea degli stoici fosse passata in una gran quantità di scrittori. Pag, 45, 25 - Crisippo di Soli in Cilicia (sec. Ili d. C.) fu con Zenone tra i fondatori della scuola stoica, autore di moltissimi libri filosofici, di cui ci rimangono soltanto scarsi frammenti. * Pag. 46,6 12 - Era stata un'osservazione del FONTENELLE, Pluralité des mondes, ser. 1: come pure quel che si dice appresso 46, 18 delle stelle. Pag. 47, 7 - VlRG., Georg. I, 466: Ille etiam exlinclo mìseratus Caesare Romam, \ Quum caput obscura nitidum ferrugine texit. Pag- 47,9 - La statua di Pompeo, presso la quale cadde, in Senato, Cesare: e che era statua, e di Pompeo, ossia del mortale nemico di Cesare. Laddove secondo Virgilio (Georg. I, 477, 480) per la costui morte anche le statue si commossero: Et simulacro modis pallentia mirls Visa sub oscurum noctls... Et moestum illacrimai templii ebur. DIALOGO DI MALAMBRUNO E DI FARFARELLO. Malambruno è un mago che, al pari del Faust della leggenda, chiede agli •piriti infernali un momento di felicità. È stato anche paragonato al Manfredo di Byron (cfr. Proemio pag. XXIII n.). Farfarello, come Cirintto e Alichino, sono nomi di diavoli menzionati da Dante (Inf. XXI, 118 ss.). Astarolte (Astarte) è nel Morg. magg. XXV del Pulci, come nel Par. perduto di Milton. Belzebù, nella Bibbia, come in Dante, Inf., XXXIV, 127 ; e Baconero nel Malmantlle racqulstato di Lorenzo Lippi. Pag. 49, 3 - Manoa o Eldorado. In margine alla nota che il Leopardi appoae a questo luogo nell* autografo ti legge la postilla : « M ARTINIERE IB RUZFN DE LA MARTINIÈRE, Dlctionnalre géographique, Itystorlque et