Pagina:Leopardi - Operette morali, Gentile, 1918.djvu/419

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355 — ministro della guardaroba della Regina. Guttierez lo vide, e chiamando Salcedo soprastante della flotta, tutti tre lo videro in moto come se fosse portato da luogo a luogo. Un poco dopo la mezza notte $' udì dalla Pinta, che s’era sempre mantenuta alla testa degli altri vascelli, l'allegro suono di terra, terra. Ma essendo stati si sovente ingannati da fallaci apparenze, credettero allora diffìcilmente, ed attendevano il nuovo giorno con tutta la pena dell' incertezza e dell' impazienza. Tosto che spuntò la mattina si dissiparono i lor dubbi e timori.... Gli uomini della Pinta subito uituonarono il 7e Deum ». Pag. 207, 7 - Post. marg. autogr. : « ROBERTSON. I. c. lib, I, not. 2, pag. 180. ARR1AN. Indica c. ult. et not. 16 ». La nota del Robertson dal L. citata dice : « Il Periplo d Annone i il solo autentico rnonu uento della perizia Cartaginese nelle cose navali, ed u>io dei piti curiosi frammenti trasmessici dall antichità.... Pare che Annone, se indo il costume dell'antica navigazione, intraprendesse questo viaggio in pie li vascelli costrutti in modo da potersi tenere vicino alla spiaggia.... Tutte le circostanze contenute nel breve estratto del giorna'e, eh* ei ci lasciò, concernente l'aspetto e lo stato dei paesi che son sulla costa dell Affrica, son confermate ed illustrate dal confronto colle relazioni di moderni navigatori. Anche quelle circostanze, che a motivo della loro apparente improbabilità sono state prodotte per impugnar la sua relazione, tendono a confermarla. Lgli osserva, che nel paese a mezzogiorno di Cerne regnava un profondo silenzio durante il giorno, ma nella notte s'accendevano ¡^numerabili fuochi lungo le rive dei fiumi, e l’aria rimbombava dello strepito delle ztmpogne, dei tamburi e delle grida d'i gioia. La stessa cosa.... si pratica ancora.... In un altro luogo fa menzione del mare, che sembra ardere con torrenti di fuoco. A questo può servire di spiegazione ciò eh avvenne al sig. Adanson sulla medesima costa : * Tosto che il Sole (egli dice) andò sotto 1 Orizzonte, e la notte copri la terra di tenebre, il mare ci presto il suo amichevole lume. Mentre la prua del nostro vascello fendeva 1 onde spumanti, sembrava che s'accendessero tutte....* (Viag. al Senegai, pag. 176) ». Pag. 209,2 - Da quella rupe si sarebbe gettata in mare per guarire dell amore di Faone baffo, che nelle Eroidi di Ovidio, XV, 165, scrive al suo amato : «c Phoebus ab excelso [sulla cima della rupe sorgeva un tempio ad Apollo] quantum patet, aspidi aequor | (Actiacum populi Leucadium que Vocanl); | Hinc se Deucalion, Pprrhae succensus amore \ Misit, et illeso cor- potè pressit aquas. ] Nec mora : versus amor teligit lentissima Pyrrhae Peclora ; Deucalion igne levatus erat. | Hanc legem locus ille tenet ». Intorno a questa immagine del p\sso di Leucade, che diè lo spunto alla fantasia del Poeta, Zibald., I, 193, 111, 245, 248. — 356 —