Pagina:Lettera pastorale per la Quaresima 1912 (Signori).djvu/16

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che a proposito lasciò scritto Sant’Agostino dell’Ortensio di Cicerone: Una cosa sola in tanto bollore mi agghiacciava il cuore ed è che non vi trovava il nome di Gesù: Tutto ciò che era senza quel nome, fosse pur dotto ed elegante e vero, non sapeva contentarmi interamente (Conf. lib. IV, c. 4). E S. Bernardo diceva: I libri non hanno sapore per me se non vi trovo il nome di Gesù: i discorsi mi disgustano se non sento pronunciare il nome di Gesù.

Lungi finalmente anche quei giornali che parlano solo per le generali della Chiesa cristiana, che pare si vergognino o si dimentichino del dovere di dire e di insegnare che la vera Chiesa fondata da Gesù Cristo è quella che ha per capo sulla terra il Romano Pontefice. Questi giornali trattano di tutto, anche delle cose le più inutili, delle notizie, dei fatti di cronaca, che non dovrebbero mai comparire al pubblico; ma della dolorosa condizione in cui si trova il comune Padre nostro, il Vicario di Gesù Cristo, della guerra sleale ed ingiusta che si fa alla Chiesa per impedire la sua sublime missione, che è quella di trasformare l’uomo in Gesù Cristo; delle benemerenze della Chiesa stessa, della sua divina istituzione, delle sue doti e prerogative; di tutto ciò questi giornali, che pur vorrebbero essere ritenuti cattolici, taciono. E sebbene non appariscano apertamente anticristiani, anche quando non mancano di giustezza nei giudizii, di verità nei fatti, di esattezza nella dottrina con questo loro abituale e veramente deplorevole silenzio, mostrandosi dimentichi della propria missione, concorrono a favorire quell’ostracismo dalle anime, dalle famiglie e dalla società, che dai tristi del secolo si cerca di dare a Dio, a Gesù Cristo, alla Chiesa, al Romano Pontefice.

Deh! o VV. FF. e FF. Carissimi adoperiamoci con la preghiera e coll’opera perchè tutti vadano a Dio, le