Pagina:Lettere e testimonianze dei ferrovieri caduti per la patria, 1921.djvu/54

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69 sul Monte Cucco si alzò durante una radica di mitragliatrici per incitare il suo plotone a proseguire. Colto da tre pallottole micidiali, ricadde senza parola. La sua idea fissa dopo la presa di ■Gorizia era di entrare a Trieste.

  • Pensa, mamma, ripeteva in licenza, se potessi essere il

primo a entrare a Trieste! Poi, non importa morire». NATALI Dante, A. Applicato della Divisione Materiale e Trazione, Sottotenente 140° Fanteria jt jt Ventidue anni. Sale in linea il 26 Ottobre ’15. Il 2 Novembre, a S. Martino sul Carso, la sua luminosa giovinezza è già spenta. Senza rimpianto; è luì stesso che con sublime gioia ha voluto donarla alla Patria. 25 Ottobre ’ 15. «Domani sera, Martedì 26 c. m., parto per il fronte con destinazione ignota. Viva, viva, carissimi; non angustiatevi per me, perchè se mi poteste vedere, se mi poteste essere accanto, non potreste ricordare giorno in cui Dante sia stato così allegro. Io davvero non rammento giorno in cui sia stato così contento. Forse andiamo al fronte? Macché, ci divertiamo. Un monte •di amici, colleglli fiorentini più allegri di me: compagnia spensieratissima. Giovanotti sui venti anni, aperti a tutte le allegrie, -cinque o sei o più, tutti sottotenenti scapoli, pazzi. Così va presa la vita, così si affronta la morte; consci del nostro dovere, ma anche della nostra gioventù Mi dispiace per voi che non potete godere di questa piena e gioconda spensieratezza. Tutto seguiterà così fino alla fine dei secoli e così sia. E ora allegri pure voi, come lo sono io. Me lo accertate nev